venerdì 29 gennaio 2010

Interview time..

Intervista ad un fashion designer emergente di Roma:
Carolina Massaroni, 19 anni.

Domanda -Da dove inizia la tua passione per la moda?
Risposta - Sicuramente dalla scuola. Ho studiato al liceo artistico ed è facile saltare dalla passione per l’arte alla voglia di creare vestiti. In particolare l’imput l’ho ricevuto dallo studio della storia,del costume e della società, soprattutto nel periodo degli anni ’20 e ’30,una perfetta fusione quindi al fine di avere un panorama artistico completo.
D. -Chi e cosa influenza le tue creazioni e qual è il tuo stilista preferito?
R. L’influenza maggiore nelle mie creazioni deriva sicuramente dall’arte appunto,in particolare dai dipinti di Klimt e le sue bellissime e sensuali figure femminili invece per quanto riguarda il mondo della moda,guardo molto allo stile di Kenzo e di Custo Barcelona.Inoltre ultimamente sono rimasta affascinata dalle creazioni di Mc Queen e non posso non nominare tra le mie muse la mitica Vivienne Westwood!
D. -Qual è per te l’elemento principale in una tua creazione di moda? Su cosa si basa?
R. Sulle proprie passioni. Io immagino e quello che penso disegno. Mi piace che i miei modelli,magari dai capi basic,si differenzino per almeno un dettaglio insolito,particolare. Punto sugli accessori quali gioielli,cinte e scarpe ma nessuna borsa! Non mi piacciono perciò non rientrano mai nei miei modelli.
D. -Come mai questa scelta di impronta per il tuo stile?
R. Proprio perché quello che immagino realizzo,le mie creazioni saranno sempre improntate sui miei gusti,non realizzerò mai qualcosa che non è nel mio stile. Uso sempre lo stesso timbro,anche a costo di poter sembrare ripetitiva ma le mie creazioni mi devono rispecchiare e creo sempre quello che penso di saper fare meglio.
D. -Per te le tue creazioni sono più opere d’arte o di moda?
R. Sempre per merito della mia formazione..non posso che considerarle Pura arte. Il concetto di “moda” scisso dall’arte mi sembra una limitazione. La Moda nel senso lato del termine la fanno i grandi stilisti,i loro nomi conosciuti e la loro fama. Loro appartengono all’albo dei grandi e il loro lavoro non si limita alla realizzazione di un’opera d’arte ma a un vero prodotto commerciale. Io sono una stilista emergente creo forme di arte,se poi diventeranno Moda non sarò io a giudicarlo.
D. -L’abito è un modo per mettersi in relazione con gli altri: quali sono le cose principali a cui pensi quando ne crei uno?
R. Cerco un compromesso tra ciò che rappresenta ora l’industria modaiola,i trend attuali e l’impronta che ci voglio mettere,il mio contributo e l’innovazione.Trovo un equilibrio poiché andare completamente controcorrente non è funzionale in questo ambiente ma l’eccentrismo e il cambiamento misurati pagano sempre.
D. -Tu come ti vesti di solito?
R. Potrei osare di dire che mi vesto “a seconda dell’umore” dal punk spettinato allo zebrato chic. In generale comunque sono spesso differente dai miei modelli poiché disegno quello che mi piace,non quello che a mio parere potrei indossare.(come suppongo abbia fatto Mc Queen quando ha pensato alle scarpe armadillo). Giornalmente il mio look si compone di pantaloni stretti,scarpe da ginnastica,la fedele cinta borchiata e non manca mai un foulard o una sciarpa anche nelle giornate più calde ;) inoltre presto molta attenzione al mio hair style,considero i capelli uno degli accessori più importanti in un’epoca in cui le tinte,i tagli e le modifiche che vi si possono apportare pressochè in modo illimitato permettono di giocare di stile.
D. -Quali tessuti usi maggiormente per le tue collezioni?
R. Mi piace mischiare tessuti naturali come il cotone a fibre artificiali come il lurex e il latex. Non amo molto le stampe se non per gli accessori,credo più nei capi basic ravvivati da un gioiello vistoso o una sciarpa particolare.
D. -C'è un'attrice o una persona famosa per la quale ti piacerebbe disegnare una collezione di abiti?
R. Nella top ten inserirei Kate Perry e Lady Gaga che considero la “nuova Madonna” e di cui ammiro le tendenze libertine,m’ispirano molto nella creazione di uno stile adatto a lei. Un’altra icona per la quale mi piacerebbe disegnare una collezione è Helena Boheme Carter,moglie del celebre regista Tim Burton ma in particolare il mio sogno sarebbe vestire la tatuatrice più famosa al mondo Kate Von D.!
D. -Mi parli della tua ultima collezione?
R. Ho improntato la mia ultima collezione su “Alice nel paese delle meraviglie” in chiave noir dividendola in due momenti: uno più street wear sempre con contaminazione degli elementi guida (fiocchi,colli vistosi) e uno più stravagante in cui ritroviamo lo stile di Klimt soprattutto nel colore oro e negli accessori.
D. -Quale look consigli per la prossima stagione?
R. Prevedo che alcuni trend rimarranno invariati ancora per qualche periodo quindi sicuramente il must dei pantaloni stretti e la vita bassa e le maglie sempre più lunghe. Per quanto riguarda i colori credo che dopo l’ondata viola,il verde sia d’obbligo e,punto ancora,sull intramontabile nero lasciando in secondo piano coloro che affermano che il grigio prenderà pian piano il suo posto.
D. -Quali sono i tuoi progetti futuri?
R. Innanzitutto capire quanto questa mia passione possa essere fondamento di una strada da intraprendere con serietà oppure una cosa passeggera..sul piano professionale vorrei realizzare una collezione che vede come punto di forza l’intimo,magari retrò,con abbondanza di corsetti e,perché no,qualche elemento preso dal mondo fetish,ovviamente rivisitato.
D. -Che consiglio daresti ad un'altra ragazza che vuole intraprendere la stessa strada?
R. Di schiarirsi bene le idee prima di intraprendere questo percorso e una volta stabilito l’obbiettivo cercare la propria strada e seguirla senza tentennamenti ma con determinazione e tenacia. Non è un universo facile.

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